Diario alimentare: quando serve, i pro e i contro

Amici ed amiche,
oggi voglio parlarvi di cosa penso di uno strumento che molti di voi, certamente, utilizzeranno sul proprio smartphone ma che, sono altrettanto certa, avrà generato nella maggior parte di voi alcune perplessità: il Diario Alimentare.



Premetto una cosa importante: non conosco in dettaglio tutte le applicazioni esistenti, pertanto il mio discorso è generale e si riferisce allo strumento così come è stato da sempre utilizzato in dietoterapia (non è un'invenzione recente, insomma!). Ho deciso di parlarvene perché oggi sicuramente è uno strumento accessibile a più persone ma che, essendo nato come ausilio nell'anamnesi alimentare (cioè lo usavano i Dietisti per cercare di capire cosa e quanto mangiavamo!), potrebbe essere poco utile, o addirittura dannoso in alcuni casi, quando non prevede una valutazione da parte di un operatore esperto.
Se però la vostra esperienza vi suggerisce che sbaglio, o pensate che esista un'applicazione che secondo voi invece è valida e non presenta gli svantaggi di cui vi parlerò, segnalatela pure nei commenti e ne parleremo assieme!

Come si compila un diario alimentare?
In parole povere consiste nel trascrivere cosa e quanto si mangia e si beve nell'arco dell'intera giornata, per un periodo che va da qualche giorno a qualche settimana.
In alcuni casi si richiedono informazioni aggiuntive, come ad esempio l'orario dei pasti, le sensazioni provate, quanta acqua si beve, quanta attività fisica si svolge...
A cosa serve?
Ad un Dietista serve a capire qual è la vostra situazione per poi intervenire.
A chi lo compila, ammesso che sappia interpretare i dati (nel caso in cui questi vengano elaborati da un programma), a cercare di controllare la propria alimentazione e capire quali sono i "punti deboli" per autocorreggersi.

Partiamo dalle difficoltà che si possono incontrare nel compilare un diario alimentare.
1- capire cosa bisogna registrare e cosa no: non è semplice come sembra. Magari se prendo un caffè dopo pranzo e dopo cena  penso che non serve scriverlo, ma se metto una bustina di zucchero in ognuno di essi avrei trascurato circa 20 grammi di carboidrati ogni giorno, che poco non è...
2- essere precisi nelle quantità: vi rassicuro: è tanto importante quanto impossibile! Possiamo essere bravi quanto volete, ma nessuno di noi saprà, ad esempio, quanto olio c'è in un piatto di pasta, a meno che non prepariamo tutto personalmente nella nostra cucina, pesando ogni singolo ingrediente e cucinando per noi "a parte"... Il punto è che magari non farà differenza se si sottostimano alcuni cibi, ma se considerate che, ad esempio, 1 singolo cucchiaio di olio equivale a 150 kcal circa...
3- essere costanti: aggiornare continuamente un diario alimentare può essere alla lunga davvero irritante, ve lo assicuro, e anche se la vostra memoria è buona e lo fate solo una volta al giorno capita facilmente di dimenticare qualche dettaglio (e purtroppo, come abbiamo visto, i dettagli a volte contano).
4- leggere e registrare le etichette dei prodotti: se volete fare le cose per bene, dovete aggiungere al database dei prodotti già inseriti nell'applicazione tutti quelli che abitualmente acquistate, se mancano. Occhio alle marche: di solito lo stesso prodotto non ha le stesse caratteristiche tra un'azienda e l'altra!

Tuttavia, decidere di compilare un diario alimentare ha i suoi vantaggi.
Chiaramente chi ne trarrà più beneficio è una persona portata all'autocontrollo, abbastanza scrupolosa, attenta alla propria salute e che abbia almeno qualche nozione di alimentazione.
I vantaggi includono sicuramente una maggiore motivazione a migliorare le proprie abitudini; uno stimolo a informarsi il più possibile su una corretta alimentazione; una maggiore consapevolezza di come sia effettivamente la propria alimentazione (sempre considerando che l'applicazione utilizzata elabori quantomeno i dati su calorie e nutrienti principali e indichi le cifre "ideali").
Non dimentichiamo poi che alcune persone, come ad esempio chi soffre di diabete, può trarre moltissimi vantaggi dalla compilazione di un diario alimentare, anche (ma non solo) per riuscire a impostare nel modo più preciso possibile la terapia insieme al proprio specialista.

Gli svantaggi, a parte le già citate difficoltà nella compilazione del diario, possono essere una valutazione falsata della propria alimentazione (per sotto o sovrastima di alcuni dati) che potrà portare a provvedimenti che sono errati; l'instaurarsi di un atteggiamento piuttosto "ossessivo" e di eccessivo controllo nei riguardi del cibo che, nei soggetti più sensibili, può sfociare in un disturbo del comportamento alimentare; una valutazione da parte del programma che tiene conto solo di alcuni dati (in genere peso, altezza, età, attività fisica svolta) che può essere troppo approssimativa e risultare scorretta in alcuni casi.

Vi racconto la mia esperienza...
tempo fa io stessa ho compilato un diario alimentare (parecchie volte, in realtà!), e in modi diversi.
Quando ero ragazza (e non avevo neanche iniziato l'università!), in un momento della mia vita in cui ero particolarmente attenta a quello che mangiavo, facevo un calcolo quotidiano e molto attento, ma solo delle calorie che ingerivo. All'epoca non c'erano applicazioni sul cellulare, quindi usavo solo la mia memoria e, a limite, carta e penna!
Con il senno di poi vi assicuro che ero davvero precisa, ma è vero anche che mangiavo molto poco e pochissimi alimenti, pertanto era piuttosto facile.
Lo scopo era rimanere ogni giorno entro una soglia che mi ero prefissata.
Qualche anno dopo mi sono ritrovata di nuovo a voler controllare la mia dieta, ma con un altro intento: stavo facendo una cura farmacologica e, per evitare di prendere peso, avevo prefissato un limite calorico giornaliero (con tanto di suddivisione in nutrienti!) e cercavo di stabilire cosa e quanto mi restasse da mangiare arrivando a fine giornata (oltre ad aver inserito i "concetti" di nutrienti, e non solo di calorie come facevo prima, in pratica stabilivo cosa mangiare a cena in base a quello che avevo mangiato durante il resto del giorno).
Ero facilitata perché vivevo praticamente da sola e, comunque, ero sempre io a cucinare.
Anche in questo caso preferivo usare carta e penna, sebbene mi aiutassi con un programma (scaricato gratuitamente, che tutt'ora ho sul pc e che spesso uso anche con i pazienti!  😉 ), soprattutto per calcolare le quantità di nutrienti (sennò sarei impazzita!).

Che dirvi... Non vi posso nascondere che per un Dietista compilare e interpretare un diario alimentare è abbastanza semplice, ma sinceramente dubito che senza un'adeguata conoscenza dell'argomento sarei riuscita a gestire, compilare e utilizzare il diario...
Sinceramente nutro qualche perplessità sulla reale utilità di questo strumento, soprattutto se non c'è qualcuno che vi aiuta a interpretare i dati...
Tuttavia, se non è per voi "stressante" e rientrate in quella (fortunata!) categoria di persone che riesce ad essere precisa e costante, potete provare e capire se per voi è uno strumento effettivamente utile per migliorare le vostre abitudini.
In fondo oggi non è difficile avere accesso alle informazioni che vi occorrono per farvi una piccola cultura "alimentare" (e sapete che potete scrivermi, ehehe!), ma sappiate che comunque vi state imbarcando in un'esperienza tutt'altro che leggera!

Con queste considerazioni non voglio scoraggiare nessuno, sia ben chiaro!
Sapete bene che ritengo valido qualsiasi strumento (purché innocuo per la salute!) che agisca in primis come stimolo positivo, al di là della sua utilità oggettiva riconosciuta, e il diario alimentare può essere uno di quelli.
(E poi alcune applicazioni sono così colorate e carine...!)

Allora, spero di non avervi annoiati (ultimamente scrivo cose molto più "tecniche" del solito, lo so, ma ogni tanto ci vuole!) e che vogliate condividere la vostra opinione e la vostra esperienza con tutti noi...

A presto!


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